L'Istrice
Nome scientifico:Hystrix cristata
Famiglia:Hystricidae
Ordine:Rodentia
Classe:Mammalia
Lunghezza:70 - 80 cm
Peso:10 - 30 kg
Originario dell'Africa settentrionale e occidentale,
sembra che l'istrice sia stato portato dai Romani circa 2000 anni fa.
Qui si è adattato al tal punto che oggi è comune in
molte regioni ed è considerato il roditore italiano più grosso.
Il ritrovamento di reperti fossili dimostrerebbe però
la presenza dell’istrice sin da tempi remoti.
Di colore nero-grigio, ha una corporatura piuttosto
tozza con zampe corte, il corpo è coperto da setole dure. Gli occhi sono grandi
e ben visibili mentre le orecchie sono piccole e nascoste da setole.
La parte posteriore del corpo è rivestita da aculei
bianchi e neri lunghi dai 12 ai 40cm. Quando è minacciato l'istrice si avvolge
parzialmente su se stesso e cerca di intimidire il nemico gonfiando la criniera
e gli aculei. Durante questi movimenti si possono staccare alcuni aculei, ma
non vengono lanciati come erroneamente creduto.
Il suo habitat naturale è la macchia mediterranea fino
ai 1000 metri di altitudine, predilige le zone asciutte vicino a campi
coltivati, con rocce e anfratti ove possa rifugiarsi.
Prevalentemente notturno, vive da solo o in piccoli
gruppetti, si scava la tana nel terreno ove trascorre lunghi periodi durante
l'inverno pur non candendo in letargo.
L'istrice è vegetariano e si nutre di frutta, radici,
tuberi, ortaggi, bulbi, granturco, cortecce.
L'accoppiamento avviene a primavera ed il parto dopo
circa 60 giorni di gestazione, solitamente nascono uno o due cuccioli con gli
occhi già aperti e aculei morbidi che si induriscono nei primi giorni di vita.
Già dopo circa dieci giorni i piccoli lasciano la tana dove sono nati per
raggiungere la piena indipendenza verso i tre mesi di vita.
Pur essendo un animale protetto l'insidia più
pericolosa per l'istrice è il bracconaggio praticato per la bontà delle sue
carni.